Jean-Marc Hérault: dobbiamo fare di tutto per fermare il massacro "ad Aleppo
Jean-Marc Hérault: dobbiamo fare di tutto per fermare il massacro "ad Aleppo
Il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Hérault ha invitato la comunità internazionale a compiere ogni sforzo per fermare il massacro in Siria ha ripreso dopo la scadenza del cessate il fuoco ad Aleppo, durante la sua visita alla città di Gaziantep in Turchia sud-orientale.
"Noi siamo a 150 miglia, forse non lontano da Aleppo. E questa volta, i bombardamenti, fuoco di artiglieria ha continuato a distruggere la città e la popolazione di Aleppo macellati", ha detto Hérault dopo il suo arrivo a Gaziantep, dove previsto a visitare campo profughi.
"E se vogliamo che i rifugiati siriani di poter un giorno tornare nel loro paese, allora si deve fare di tutto per fermare questo massacro e per riprendere il processo negoziale per raggiungere un accordo politico. Non possiamo raggiungere un accordo in bombardamenti ", ha sottolineato il ministro. "Oggi, l'imperativo resta la cessazione dei bombardamenti e l'accesso umanitario. La soluzione della guerra totale non è una soluzione."
Gli scontri sono ripresi ad Aleppo tra forze governative e ribelli, dopo la scadenza dei tre giorni di cessate il fuoco "umanitario", ha dichiarato da parte della Russia, che non è consentito per rimuovere i feriti dalle zone assediate.
Il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Hérault ha invitato la comunità internazionale a compiere ogni sforzo per fermare il massacro in Siria ha ripreso dopo la scadenza del cessate il fuoco ad Aleppo, durante la sua visita alla città di Gaziantep in Turchia sud-orientale.
"Noi siamo a 150 miglia, forse non lontano da Aleppo. E questa volta, i bombardamenti, fuoco di artiglieria ha continuato a distruggere la città e la popolazione di Aleppo macellati", ha detto Hérault dopo il suo arrivo a Gaziantep, dove previsto a visitare campo profughi.
"E se vogliamo che i rifugiati siriani di poter un giorno tornare nel loro paese, allora si deve fare di tutto per fermare questo massacro e per riprendere il processo negoziale per raggiungere un accordo politico. Non possiamo raggiungere un accordo in bombardamenti ", ha sottolineato il ministro. "Oggi, l'imperativo resta la cessazione dei bombardamenti e l'accesso umanitario. La soluzione della guerra totale non è una soluzione."
Gli scontri sono ripresi ad Aleppo tra forze governative e ribelli, dopo la scadenza dei tre giorni di cessate il fuoco "umanitario", ha dichiarato da parte della Russia, che non è consentito per rimuovere i feriti dalle zone assediate.
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